2 | GEN 1:2 | E la terra era una cosa deserta e vacua; e tenebre erano sopra la faccia dell'abisso. E lo Spirito di Dio si moveva sopra la faccia delle acque. |
7 | GEN 1:7 | E Iddio fece quella distesa: e separò le acque che son disotto alla distesa, da quelle che son disopra d'essa. E così fu. |
9 | GEN 1:9 | Poi Iddio disse: Sieno tutte le acque, che son sotto al cielo, raccolte in un luogo, ed apparisca l'asciutto. E così fu. |
10 | GEN 1:10 | E Iddio nominò l'asciutto Terra, e la raccolta delle acque Mari. E Iddio vide che ciò era buono. |
14 | GEN 1:14 | Poi Iddio disse: Sienvi de' luminari nella distesa del cielo, per far distinzione tra il giorno e la notte: e quelli sieno per segni, e per distinguer le stagioni e i giorni e gli anni. |
22 | GEN 1:22 | E Iddio li benedisse, dicendo: Figliate, moltiplicate, ed empiete le acque ne' mari; moltiplichino parimente gli uccelli sulla terra. |
26 | GEN 1:26 | Poi Iddio disse: Facciamo l'uomo alla nostra immagine, secondo la nostra somiglianza; ed abbia la signoria sopra i pesci del mare, e sopra gli uccelli del cielo, e sopra le bestie, e sopra tutta la terra, e sopra ogni rettile che serpe sopra la terra. |
27 | GEN 1:27 | Iddio adunque creò l'uomo alla sua immagine; egli lo creò all'immagine di Dio; egli li creò maschio e femmina. |
29 | GEN 1:29 | Oltre a ciò, Iddio disse: Ecco, io vi do tutte l'erbe che producono seme, che son sopra tutta la terra; e tutti gli alberi fruttiferi che fanno seme. Queste cose vi saranno per cibo. |
30 | GEN 1:30 | Ma a tutte le bestie della terra, ed a tutti gli uccelli del cielo, ed a tutti gli animali che serpono sopra la terra, ne' quali è anima vivente, io do ogni erba verde per mangiarla. E così fu. |
31 | GEN 1:31 | E Iddio vide tutto quello ch'egli avea fatto; ed ecco, era molto buono. Così fu sera, e poi fu mattina, che fu il sesto giorno. |
32 | GEN 2:1 | Così furono compiuti i cieli e la terra, e tutto l'esercito di quelli. |
33 | GEN 2:2 | Ora, avendo Iddio compiuta nel settimo giorno l'opera sua, la quale egli avea fatta, si riposò nel settimo giorno da ogni sua opera, che egli avea fatta. |
34 | GEN 2:3 | E Iddio benedisse il settimo giorno, e lo santificò; perciocchè in esso egli s'era riposato da ogni sua opera ch'egli avea creata, per farla. |
36 | GEN 2:5 | e ogni albero ed arboscello della campagna, avanti che ne fosse alcuno in su la terra; ed ogni erba della campagna, avanti che ne fosse germogliata alcuna; perciocchè il Signore Iddio non avea ancora fatto piovere in su la terra, e non v'era alcun uomo per lavorar la terra. |
38 | GEN 2:7 | E il Signore Iddio formò l'uomo del la polvere della terra, e gli alitò nelle nari un fiato vitale; e l'uomo fu fatto anima vivente. |
39 | GEN 2:8 | Or il Signore Iddio piantò un giardino in Eden, dall'Oriente, e pose quivi l'uomo ch'egli avea formato. |
40 | GEN 2:9 | E il Signore Iddio fece germogliar dalla terra ogni sorta d'alberi piacevoli a riguardare, e buoni a mangiare; e l'albero della vita, in mezzo del giardino; e l'albero della conoscenza del bene e del male. |
42 | GEN 2:11 | Il nome del primo è Pison; questo è quello che circonda tutto il paese di Havila, ove è dell'oro. |
43 | GEN 2:12 | E l'oro di quel paese è buono; quivi ancora si trovano le perle e la pietra onichina. |
45 | GEN 2:14 | E il nome del terzo fiume è Hiddechel; questo è quello che corre di rincontro all'Assiria. E il quarto fiume è l'Eufrate. |
46 | GEN 2:15 | Il Signore Iddio adunque prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, per lavorarlo, e per guardarlo. |
47 | GEN 2:16 | E il Signore Iddio comandò all'uomo, dicendo: Mangia pur d'ogni albero del giardino. |
48 | GEN 2:17 | Ma non mangiar dell'albero della conoscenza del bene e del male; perciocchè, nel giorno che tu ne mangerai per certo tu morrai. |
49 | GEN 2:18 | Il Signore Iddio disse ancora: E' non è bene che l'uomo sia solo; io gli farò un aiuto convenevole a lui. |
54 | GEN 2:23 | E Adamo disse: A questa volta pure ecco osso delle mie ossa, e carne della mia carne; costei sarà chiamata femmina d'uomo, conciossiachè costei sia stata tolta dall'uomo. |
55 | GEN 2:24 | Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre, e si atterrà alla sua moglie, ed essi diverranno una stessa carne. |
59 | GEN 3:3 | Ma del frutto dell'albero, ch'è in mezzo del giardino, Iddio ha detto: Non ne mangiate, e nol toccate, chè non muoiate. |
62 | GEN 3:6 | La donna adunque, veggendo che il frutto dell'albero era buono a mangiare, e ch'era dilettevole a vedere e che l'albero era desiderabile per avere intelletto, prese del frutto, e ne mangiò, e ne diede ancora al suo marito, acciocchè ne mangiasse seco. Ed egli ne mangiò. |
63 | GEN 3:7 | Allora gli occhi di amendue loro si apersero, e conobbero ch'erano ignudi; onde cucirono insieme delle foglie di fico, e se ne fecero delle coperte da cignersi attorno. |
64 | GEN 3:8 | Poi, all'aura del dì, udirono la voce del Signore Iddio che camminava per lo giardino. E Adamo, con la sua moglie, si nascose dal cospetto del Signore Iddio, per mezzo gli alberi del giardino. |
67 | GEN 3:11 | E Iddio disse: Chi ti ha mostrato che tu fossi ignudo? Hai tu mangiato del frutto dell'albero, del quale io ti avea vietato di mangiare? |
68 | GEN 3:12 | E Adamo disse: La donna, che tu hai posta meco, è quella che mi ha dato del frutto dell'albero, ed io ne ho mangiato. |
73 | GEN 3:17 | E ad Adamo disse: Perciocchè tu hai atteso alla voce della tua moglie, ed hai mangiato del frutto dell'albero, del quale io ti avea data questo comandamento: Non mangiarne: la terra sarà maledetta per cagion tua; tu mangerai del frutto di essa con affanno, tutti i giorni della tua vita. |
74 | GEN 3:18 | Ed ella ti produrrà spine e triboli; e tu mangerai l'erba de' campi. |
78 | GEN 3:22 | Poi il Signore Iddio disse: Ecco, l'uomo è divenuto come uno di noi, avendo conoscenza del bene e del male; ora adunque e' si convien provvedere che talora egli non istenda la mano, e non prenda ancora del frutto dell'albero della vita, e ne mangi, e viva in perpetuo. |
79 | GEN 3:23 | Perciò il Signore Iddio mandò l'uomo fuor del giardino di Eden, per lavorar la terra, dalla quale era stato tolto. |
80 | GEN 3:24 | Così egli cacciò l'uomo, e pose dei Cherubini davanti al giardino di Eden, con una spada fiammeggiante che si vibrava in giro, per guardar la via dell'albero della vita. |
83 | GEN 4:3 | Or avvenne, in capo di alquanto tempo, che Caino offerse al Signore offerta de' frutti della terra. |
84 | GEN 4:4 | Ed Abele offerse anch'esso de' primogeniti delle sue pecore, e del grasso di esse. E il Signore riguardò ad Abele ed alla sua offerta. |
88 | GEN 4:8 | E Caino disse ad Abele suo fratello: Andiamo ai campi. Ed avvenne che essendo essi ai campi, Caino si levò contro ad Abele suo fratello, e l'uccise. |
89 | GEN 4:9 | E il Signore disse a Caino: Ov'è Abele tuo fratello? Ed egli disse: Io non so; sono io guardiano del mio fratello? |
94 | GEN 4:14 | Ecco, tu mi hai oggi cacciato d'in su la faccia della terra, ed io sarò nascosto dal tuo cospetto, e sarò vagabondo ed errante sulla terra; ed avverrà che chiunque mi troverà mi ucciderà. |
99 | GEN 4:19 | E Lamec si prese due mogli; il nome dell'una delle quai era Ada, e il nome dell'altra Silla. |
101 | GEN 4:21 | E il nome del suo fratello fu Iubal. Esso fu padre di tutti coloro che maneggiano la cetera e l'organo. |
102 | GEN 4:22 | E Silla partorì anch'ella Tubal-cain, il quale ha ammaestrato ogni fabbro di rame e di ferro; e la sorella di Tubal-cain fu Naama. |
103 | GEN 4:23 | E Lamec disse ad Ada e Silla sue mogli: Ascoltate la mia voce, mogli di Lamec; Porgete l'orecchio al mio parlare. Certo io ho ucciso un uomo, dandogli una ferita; Ed un giovane, dandogli una percossa. |
105 | GEN 4:25 | E Adamo conobbe ancora la sua moglie; ed ella partorì un figliuolo, e gli pose nome Set; perciocchè, disse ella, Iddio mi ha riposta un'altra progenie in luogo di Abele, che Caino ha ucciso. |
107 | GEN 5:1 | QUESTA è la descrizione delle generazioni di Adamo. Nel giorno che Iddio creò l'uomo, egli lo fece alla sua somiglianza. |
109 | GEN 5:3 | Ora Adamo, essendo vivuto centotrent'anni, generò un figliuolo alla sua somiglianza, secondo la sua immagine; e gli pose nome Set. |
110 | GEN 5:4 | E il tempo che visse Adamo, dopo ch'ebbe generato Set, fu ottocent'anni; e generò figliuoli e figliuole. |
111 | GEN 5:5 | Così tutto il tempo che visse Adamo fu novecentrent'anni; poi morì. |
115 | GEN 5:9 | Ed Enos, essendo vivuto novant'anni, generò Chenan. |
116 | GEN 5:10 | Ed Enos, dopo ch'ebbe generato Chenan, visse ottocenquindici anni, e generò figliuoli e figliuole. |
118 | GEN 5:12 | E Chenan, essendo vivuto settant'anni, generò Mahalaleel. |
119 | GEN 5:13 | E Chenan, dopo ch'ebbe generato Mahalaleel, visse ottocenquarant'anni, e generò figliuoli e figliuole. |
122 | GEN 5:16 | E Mahalaleel, dopo ch'ebbe generato Iared, visse ottocentrent'anni, e generò figliuoli e figliuole. |
125 | GEN 5:19 | E Iared, dopo ch'ebbe generato Enoc, visse ottocent'anni, e generò figliuoli e figliuole. |
128 | GEN 5:22 | Ed Enoc, dopo ch'ebbe generato Metusela, camminò con Dio per lo spazio di trecent'anni e generò figliuoli e figliuole. |
132 | GEN 5:26 | E Metusela, dopo ch'ebbe generato Lamec, visse settecentottantadue anni, e generò figliuoli e figliuole. |
136 | GEN 5:30 | E Lamec, dopo ch'ebbe generato Noè, visse cinquecennovantacinque anni, e generò figliuoli e figliuole. |
138 | GEN 5:32 | E Noè, essendo di età di cinquecent'anni, generò Sem, Cam e Iafet. |
140 | GEN 6:2 | i figliuoli di Dio, veggendo che le figliuole degli uomini erano belle, si presero per mogli quelle che si scelsero d'infra tutte. |
141 | GEN 6:3 | E il Signore disse: Lo Spirito mio non contenderà in perpetuo con gli uomini; perciocchè anche non sono altro che carne; e il termine loro sarà centovent'anni. |
142 | GEN 6:4 | In quel tempo i giganti erano in su la terra, e furono anche dappoi, quando i figliuoli di Dio entrarono dalle figliuole degli uomini, ed esse partorirono loro de' figliuoli. Costoro son quegli uomini possenti, i quali già anticamente erano uomini famosi. |
143 | GEN 6:5 | E il Signore, veggendo che la malvagità degli uomini era grande in terra; e che tutte le immaginazioni de' pensieri del cuor loro non erano altro che male in ogni tempo, |
144 | GEN 6:6 | ei si pentì d'aver fatto l'uomo in su la terra, e se ne addolorò nel cuor suo. |
145 | GEN 6:7 | E il Signore disse: Io sterminerò d'in su la terra gli uomini che io ho creati; io sterminerò ogni cosa, dagli uomini fino agli animali, ai rettili ed agli uccelli del cielo; perciocchè io mi pento di averli fatti. |
152 | GEN 6:14 | Fatti un'Arca di legno di Gofer; falla a stanze, ed impeciala, di fuori e di dentro, con pece. |
153 | GEN 6:15 | E questa è la forma della qual tu la farai: la lunghezza di essa sia di trecento cubiti, e la larghezza di cinquanta cubiti, e l'altezza di trenta cubiti. |
154 | GEN 6:16 | E da' lume all'Arca; e fa' il comignolo di essa disopra di un cubito; e metti la porta dell'Arca al lato di essa; falla a tre palchi, basso, secondo e terzo. |
155 | GEN 6:17 | Ed ecco io farò venir sopra la terra il diluvio delle acque, per far perir di sotto al cielo ogni carne in cui è alito di vita; tutto ciò ch'è in terra morrà. |
156 | GEN 6:18 | Ma io fermerò il mio patto teco; e tu entrerai nell'Arca, tu, ed i tuoi figliuoli, e la tua moglie, e le mogli de' tuoi figliuoli teco. |
157 | GEN 6:19 | E di ogni creatura vivente, di ogni carne, fanne entrar dentro l'Arca due per ciascuna, che saranno maschio e femmina, per conservarli in vita teco. |
161 | GEN 7:1 | Poi il Signore disse a Noè: Entra tu, e tutta la tua famiglia dentro l'Arca; perciocchè in questa età io ti ho veduto giusto davanti a me. |
164 | GEN 7:4 | Perciocchè fra qui e sette dì, io farò piovere in su la terra per lo spazio di quaranta giorni e di quaranta notti, e sterminerò d'in su la terra ogni cosa sussistente che io ho fatta. |
166 | GEN 7:6 | Or Noè era di età di seicent'anni, quando il diluvio fu, e le acque vennero sopra la terra. |
167 | GEN 7:7 | E Noè, insieme co' suoi figliuoli, e con la sua moglie, e con le mogli de' suoi figliuoli, entrò nell'Arca d'innanzi alle acque del diluvio. |
169 | GEN 7:9 | ne vennero delle paia, maschio e femmina, a Noè, dentro l'Arca; come Iddio avea comandato a Noè. |
170 | GEN 7:10 | Ed avvenne, al termine de' sette giorni, che le acque del diluvio vennero sopra la terra. |
171 | GEN 7:11 | L'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, nel decimosettimo giorno del mese, in quel giorno tutte le fonti del grande abisso scoppiarono, e le cateratte del cielo furono aperte. |
173 | GEN 7:13 | In quel giorno stesso Noè entrò nell'Arca, insieme con Sem, Cam e Iafet, suoi figliuoli, e con la sua moglie, e con le tre mogli de' suoi figliuoli. |
175 | GEN 7:15 | In somma, di ogni carne, in cui è alito di vita, ne venne un paio a Noè dentro l'Arca. |
176 | GEN 7:16 | E gli animali che vennero erano maschio e femmina, come Iddio avea comandato a Noè. Poi il Signore serrò l'Arca sopra esso. |
177 | GEN 7:17 | E il diluvio venne sopra la terra, per lo spazio di quaranta giorni; e le acque crebbero, e sollevarono l'Arca, ed ella fu alzata d'in su la terra. |
178 | GEN 7:18 | E le acque si rinforzarono, e crebbero grandemente sopra la terra; e l'Arca notava sopra le acque. |
180 | GEN 7:20 | Le acque avanzarono essi monti, dell'altezza di quindici cubiti. Così i monti furono coperti. |
182 | GEN 7:22 | Tutto ciò che ha fiato d'alito di vita nelle sue nari, d'infra tutto ciò ch'era nell'asciutto, morì. |
183 | GEN 7:23 | E fu sterminata ogni cosa sussistente, che era sopra la faccia della terra, dagli uommi fino alle bestie, e i rettili, e gli uccelli del cielo; furono, dico, sterminati d'in su la terra; e Noè solo scampò, con quelli ch'erano con lui nell'Arca. |
185 | GEN 8:1 | OR Iddio si ricordò di Noè, e di tutte le fiere, e di tutti gli animali domestici ch'erano con lui nell'Arca; e fece passare un vento in su la terra; e le acque si posarono. |
186 | GEN 8:2 | Ed essendo state le fonti dell'abisso e le cateratte del cielo serrate, e rattenuta la pioggia del cielo, |
187 | GEN 8:3 | le acque andarono del continuo ritirandosi d'in su la terra. Al termine adunque di cencinquanta giorni cominciarono a scemare. |
188 | GEN 8:4 | E, nel decimosettimo giorno del settimo mese, l'Arca si fermò sopra le montagne di Ararat. |
189 | GEN 8:5 | E le acque andarono scemando fino al decimo mese. Nel primo giorno del decimo mese, le sommità de' monti apparvero. |
190 | GEN 8:6 | E, in capo di quaranta giorni, Noè aperse la finestra dell'Arca, ch'egli avea fatta. |
191 | GEN 8:7 | E mandò fuori il corvo, il quale usciva del continuo fuori, e tornava, fin che le acque furono asciutte d'in su la terra. |
192 | GEN 8:8 | Poi mandò d'appresso a sè la colomba, per veder se le acque erano scemate d'in su la faccia della terra. |
193 | GEN 8:9 | Ma la colomba, non trovando ove posar la pianta del piè, se ne ritornò a lui dentro l'Arca; perciocchè v'erano ancora delle acque sopra la faccia di tutta la terra. Ed egli, stesa la mano, la prese, e l'accolse a sè, dentro l'Arca. |
194 | GEN 8:10 | Ed egli aspettò sette altri giorni, e di nuovo mandò la colomba fuor dell'Arca. |
195 | GEN 8:11 | Ed in sul tempo del vespro, la colomba ritornò a lui; ed ecco, avea nel becco una fronde spiccata di un ulivo; onde Noè conobbe che le acque erano scemate d'in su la terra. |