44 | GEN 2:13 | Il nome del secondo fiume è Ghihon, ed è quello che circonda tutto il paese di Cush. |
78 | GEN 3:22 | Poi l’Eterno Iddio disse: “Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto a conoscenza del bene e dei male. Guardiamo ch’egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, e ne mangi, e viva in perpetuo”. |
237 | GEN 10:2 | I figliuoli di Jafet furono Gomer, Magog, Madai, Javan, Tubal, Mescec e Tiras. |
238 | GEN 10:3 | I figliuoli di Gomer: Ashkenaz, Rifat e Togarma. |
251 | GEN 10:16 | e i Gebusei, gli Amorei, i Ghirgasei, |
254 | GEN 10:19 | E i confini dei Cananei andarono da Sidon, in direzione di Gherar, fino a Gaza; e in direzione di Sodoma, Gomorra, Adma e Tseboim, fino a Lesha. |
258 | GEN 10:23 | I figliuoli di Aram: Uz, Hul, Gheter e Mash. |
329 | GEN 13:10 | E Lot alzò gli occhi e vide l’intera pianura del Giordano. Prima che l’Eterno avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutta quanta irrigata fino a Tsoar, come il giardino dell’Eterno, come il paese d’Egitto. |
330 | GEN 13:11 | E Lot si scelse tutta la pianura del Giordano, e partì andando verso oriente. Così si separarono l’uno dall’altro. |
338 | GEN 14:1 | Or avvenne, al tempo di Amrafel re di Scinear, d’Arioc re di Ellasar, di Kedorlaomer re di Elam, e di Tideal re dei Goim, |
339 | GEN 14:2 | ch’essi mossero guerra a Bera re di Sodoma, a Birsha re di Gomorra, a Scinear re di Adma, a Scemeber re di Tseboim e al re di Bela, che è Tsoar. |
345 | GEN 14:8 | Allora il re di Sodoma, il re di Gomorra, il re di Adma, il re di Tseboim e il re di Bela, che è Tsoar, uscirono e si schierarono in battaglia contro quelli, nella valle di Siddim: |
346 | GEN 14:9 | contro Kedorlaomer re di Elam, Tideal re dei Goim, Amrafel re di Scinear e Arioc re di Ellasar: quattro re contro cinque. |
347 | GEN 14:10 | Or la valle di Siddim era piena di pozzi di bitume; e i re di Sodoma e di Gomorra si dettero alla fuga e vi caddero dentro; quelli che scamparono fuggirono al monte. |
348 | GEN 14:11 | E i vincitori presero tutte le ricchezze di Sodoma e di Gomorra, e tutti i loro viveri, e se ne andarono. |
382 | GEN 15:21 | gli Amorei, i Cananei, i Ghirgasei e i Gebusei”. |
445 | GEN 18:20 | E l’Eterno disse: “Siccome il grido che sale da Sodoma e Gomorra è grande e siccome il loro peccato è molto grave, |
482 | GEN 19:24 | Allora l’Eterno fece piovere dai cieli su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell’Eterno; |
486 | GEN 19:28 | guardò verso Sodoma e Gomorra e verso tutta la regione della pianura, ed ecco vide un fumo che si levava dalla terra, come il fumo d’una fornace. |
497 | GEN 20:1 | Abrahamo si partì di là andando verso il paese del mezzodì, dimorò fra Kades e Shur, e abitò come forestiero in Gherar. |
498 | GEN 20:2 | E Abrahamo diceva di Sara sua moglie: “Ell’è mia sorella”. E Abimelec, re di Gherar, mandò a pigliar Sara. |
572 | GEN 22:24 | E la concubina di lui, che si chiamava Reumah, partorì anch’essa Thebah, Gaam, Tahash e Maaca. |
598 | GEN 24:6 | E Abrahamo gli disse: “Guardati dal ricondurre colà il mio figliuolo! |
685 | GEN 25:26 | Dopo uscì il suo fratello, che con la mano teneva il calcagno di Esaù; e gli fu posto nome Giacobbe. Or Isacco era in età di sessant’anni quando Rebecca li partorì. |
686 | GEN 25:27 | I due fanciulli crebbero, ed Esaù divenne un esperto cacciatore, un uomo di campagna, e Giacobbe un uomo tranquillo, che se ne stava nelle tende. |
687 | GEN 25:28 | Or Isacco amava Esaù, perché la cacciagione era di suo gusto; e Rebecca amava Giacobbe. |
688 | GEN 25:29 | Or come Giacobbe s’era fatto cuocere una minestra, Esaù giunse dai campi, tutto stanco. |
689 | GEN 25:30 | Ed Esaù disse a Giacobbe: “Deh, dammi da mangiare un po’ di cotesta minestra rossa; perché sono stanco”. Per questo fu chiamato Edom. |
690 | GEN 25:31 | E Giacobbe gli rispose: “Vendimi prima di tutto la tua primogenitura”. |
692 | GEN 25:33 | E Giacobbe disse: “Prima, giuramelo”. Ed Esaù glielo giurò, e vendé la sua primogenitura a Giacobbe. |
693 | GEN 25:34 | E Giacobbe diede a Esaù del pane e della minestra di lenticchie. Ed egli mangiò e bevve; poi si levò, e se ne andò. Così Esaù sprezzò la primogenitura. |
694 | GEN 26:1 | Or ci fu la carestia nel paese, oltre la prima carestia che c’era stata al tempo d’Abrahamo. E Isacco andò da Abimelec, re dei Filistei, a Gherar. |
699 | GEN 26:6 | E Isacco dimorò in Gherar. |
710 | GEN 26:17 | Isacco allora si partì di là, s’accampò nella valle di Gherar, e quivi dimorò. |
713 | GEN 26:20 | Ma i pastori di Gherar altercarono coi pastori d’Isacco, dicendo: “L’acqua è nostra”. Ed egli chiamò il pozzo Esek, perché quelli aveano conteso con lui. |
719 | GEN 26:26 | Abimelec andò a lui da Gherar con Ahuzath, suo amico, e con Picol, capo del suo esercito. |
722 | GEN 26:29 | Giura che non ci farai alcun male, così come noi non t’abbiamo toccato, e non t’abbiamo fatto altro che del bene, e t’abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora benedetto dall’Eterno”. |
734 | GEN 27:6 | E Rebecca parlò a Giacobbe suo figliuolo, e gli disse: “Ecco, io ho udito tuo padre che parlava ad Esaù tuo fratello, e gli diceva: |
739 | GEN 27:11 | E Giacobbe disse a Rebecca sua madre: “Ecco, Esaù mio fratello è peloso, e io no. |
743 | GEN 27:15 | Poi Rebecca prese i più bei vestiti di Esaù suo figliuolo maggiore, i quali aveva in casa presso di sé, e li fece indossare a Giacobbe suo figliuolo minore; |
745 | GEN 27:17 | ch’era senza peli. Poi mise in mano a Giacobbe suo figliuolo la pietanza saporita e il pane che avea preparato. |
747 | GEN 27:19 | E Giacobbe disse a suo padre: “Sono Esaù, il tuo primogenito. Ho fatto come tu m’hai detto. Deh, lèvati, mettiti a sedere e mangia della mia caccia, affinché l’anima tua mi benedica”. |
749 | GEN 27:21 | E Isacco disse a Giacobbe: “Fatti vicino, figliuol mio, ch’io ti tasti, per sapere se sei proprio il mio figliuolo Esaù, o no”. |
750 | GEN 27:22 | Giacobbe dunque s’avvicinò a Isacco suo padre e, come questi l’ebbe tastato, disse: “La voce è la voce di Giacobbe; ma le mani son le mani d’Esaù”. |
753 | GEN 27:25 | E Isacco gli disse: “Servimi ch’io mangi della caccia del mio figliuolo e l’anima mia ti benedica”. E Giacobbe lo servì, e Isacco mangiò. Giacobbe gli portò anche del vino, ed egli bevve. |
758 | GEN 27:30 | E avvenne che, come Isacco ebbe finito di benedire Giacobbe e Giacobbe se n’era appena andato dalla presenza d’Isacco suo padre, Esaù suo fratello giunse dalla sua caccia. |
764 | GEN 27:36 | Ed Esaù: “Non è forse a ragione ch’egli è stato chiamato Giacobbe? M’ha già soppiantato due volte: mi tolse la mia primogenitura, ed ecco che ora m’ha tolta la mia benedizione”. Poi aggiunse: “Non hai tu riserbato qualche benedizione per me?” |
769 | GEN 27:41 | Ed Esaù prese a odiare Giacobbe a motivo della benedizione datagli da suo padre; e disse in cuor suo: “I giorni del lutto di mio padre si avvicinano; allora ucciderò il mio fratello Giacobbe”. |
770 | GEN 27:42 | Furon riferite a Rebecca le parole di Esaù, suo figliuolo maggiore; ed ella mandò a chiamare Giacobbe, suo figliuolo minore, e gli disse: “Ecco, Esaù, tuo fratello, si consola riguardo a te, proponendosi d’ucciderti. |
774 | GEN 27:46 | E Rebecca disse ad Isacco: “Io sono disgustata della vita a motivo di queste figliuole di Heth. Se Giacobbe prende in moglie, tra le figliuole di Heth, tra le figliuole del paese, una donna come quelle, che mi giova la vita?” |
775 | GEN 28:1 | Allora Isacco chiamò Giacobbe, lo benedisse e gli diede quest’ordine: “Non prender moglie tra le figliuole di Canaan. |
779 | GEN 28:5 | E Isacco fece partire Giacobbe, il quale se n’andò in Paddan-Aram da Labano, figliuolo di Bethuel, l’Arameo, fratello di Rebecca, madre di Giacobbe e di Esaù. |
780 | GEN 28:6 | Or Esaù vide che Isacco avea benedetto Giacobbe e l’avea mandato in Paddan-Aram perché vi prendesse moglie; e che, benedicendolo, gli avea dato quest’ordine: “Non prender moglie tra le figliuole di Canaan”, |
781 | GEN 28:7 | e che Giacobbe aveva ubbidito a suo padre e a sua madre, e se n’era andato in Paddan-Aram. |
784 | GEN 28:10 | Or Giacobbe partì da Beer-Sceba e se n’andò verso Charan. |
790 | GEN 28:16 | E come Giacobbe si fu svegliato dal suo sonno, disse: “Certo, l’Eterno è in questo luogo ed io non lo sapevo!” |
792 | GEN 28:18 | E Giacobbe si levò la mattina di buon’ora, prese la pietra che avea posta come suo capezzale, la eresse in monumento, e versò dell’olio sulla sommità d’essa. |
794 | GEN 28:20 | E Giacobbe fece un voto, dicendo: “Se Dio è meco, se mi guarda durante questo viaggio che fo, se mi dà pane da mangiare e vesti da coprirmi, |
797 | GEN 29:1 | Poi Giacobbe si mise in cammino e andò nel paese degli Orientali. |
800 | GEN 29:4 | E Giacobbe disse ai pastori: “Fratelli miei, di dove siete?” E quelli risposero: “Siamo di Charan”. |
806 | GEN 29:10 | E quando Giacobbe vide Rachele figliuola di Labano, fratello di sua madre, e le pecore di Labano fratello di sua madre, s’avvicinò, rotolò la pietra di sulla bocca del pozzo, e abbeverò il gregge di Labano fratello di sua madre. |
807 | GEN 29:11 | E Giacobbe baciò Rachele, alzò la voce, e pianse. |
808 | GEN 29:12 | E Giacobbe fe’ sapere a Rachele ch’egli era parente del padre di lei, e ch’era figliuolo di Rebecca. Ed ella corse a dirlo a suo padre. |
809 | GEN 29:13 | E appena Labano ebbe udito le notizie di Giacobbe figliuolo della sua sorella, gli corse incontro, l’abbracciò, lo baciò, e lo menò a casa sua. Giacobbe raccontò a Labano tutte queste cose; |
811 | GEN 29:15 | Poi Labano disse a Giacobbe: “Perché sei mio parente dovrai tu servirmi per nulla? Dimmi quale dev’essere il tuo salario”. |
814 | GEN 29:18 | E Giacobbe amava Rachele, e disse a Labano: “Io ti servirò sette anni, per Rachele tua figliuola minore”. |
816 | GEN 29:20 | E Giacobbe servì sette anni per Rachele; e gli parvero pochi giorni, per l’amore che le portava. |
817 | GEN 29:21 | E Giacobbe disse a Labano: “Dammi la mia moglie, poiché il mio tempo è compiuto, ed io andrò da lei”. |
819 | GEN 29:23 | Ma, la sera, prese Lea, sua figliuola, e la menò da Giacobbe, il quale entrò da lei. |
821 | GEN 29:25 | L’indomani mattina, ecco che era Lea. E Giacobbe disse a Labano: “Che m’hai fatto? Non è egli per Rachele ch’io t’ho servito? Perché dunque m’hai ingannato?” |
824 | GEN 29:28 | Giacobbe fece così, e finì la settimana di quello sposalizio; poi Labano gli dette in moglie Rachele sua figliuola. |
826 | GEN 29:30 | E Giacobbe entrò pure da Rachele, ed anche amò Rachele più di Lea, e servì da Labano altri sette anni. |
831 | GEN 29:35 | E concepì di nuovo e partorì un figliuolo, e disse: “Questa volta celebrerò l’Eterno”. Perciò gli pose nome Giuda. E cessò d’aver figliuoli. |
832 | GEN 30:1 | Rachele, vedendo che non dava figliuoli a Giacobbe, portò invidia alla sua sorella, e disse a Giacobbe: “Dammi de’ figliuoli; altrimenti, muoio”. |
833 | GEN 30:2 | E Giacobbe s’accese d’ira contro Rachele, e disse: “Tengo io il luogo di Dio che t’ha negato d’esser feconda?” |
835 | GEN 30:4 | Ed ella gli diede la sua serva Bilha per moglie, e Giacobbe entrò da lei. |
836 | GEN 30:5 | E Bilha concepì e partorì un figliuolo a Giacobbe. |
838 | GEN 30:7 | E Bilha, serva di Rachele, concepì ancora e partorì a Giacobbe un secondo figliuolo. |
840 | GEN 30:9 | Lea, vedendo che avea cessato d’aver figliuoli, prese la sua serva Zilpa e la diede a Giacobbe per moglie. |
841 | GEN 30:10 | E Zilpa, serva di Lea, partorì un figliuolo a Giacobbe. |
842 | GEN 30:11 | E Lea disse: “Che fortuna!” E gli pose nome Gad. |
843 | GEN 30:12 | Poi Zilpa, serva di Lea, partorì a Giacobbe un secondo figliuolo. |
847 | GEN 30:16 | E come Giacobbe, in sulla sera, se ne tornava dai campi, Lea uscì a incontrarlo, e gli disse: “Devi entrare da me; poiché io t’ho accaparrato con le mandragole del mio figliuolo”. Ed egli si giacque con lei quella notte. |
848 | GEN 30:17 | E Dio esaudì Lea, la quale concepì e partorì a Giacobbe un quinto figliuolo. |
850 | GEN 30:19 | E Lea concepì ancora, e partorì a Giacobbe un sesto figliuolo. |
855 | GEN 30:24 | E gli pose nome Giuseppe, dicendo: “L’Eterno m’aggiunga un altro figliuolo”. |
856 | GEN 30:25 | Or dopo che Rachele ebbe partorito Giuseppe, Giacobbe disse a Labano: “Dammi licenza, ch’io me ne vada a casa mia, nel mio paese. |
860 | GEN 30:29 | Giacobbe gli rispose: “Tu sai in qual modo io t’ho servito, e quel che sia diventato il tuo bestiame nelle mie mani. |
862 | GEN 30:31 | Labano gli disse: “Che ti darò io?” E Giacobbe rispose: “Non mi dar nulla; se acconsenti a quel che sto per dirti, io pascerò di nuovo i tuoi greggi e n’avrò cura. |
867 | GEN 30:36 | E Labano frappose la distanza di tre giornate di cammino fra se e Giacobbe; e Giacobbe pascolava il rimanente de’ greggi di Labano. |
868 | GEN 30:37 | E Giacobbe prese delle verghe verdi di pioppo, di mandorlo e di platano; vi fece delle scortecciature bianche, mettendo allo scoperto il bianco delle verghe. |
871 | GEN 30:40 | Poi Giacobbe metteva da parte questi agnelli, e faceva volger gli occhi delle pecore verso tutto quello ch’era striato e tutto quel ch’era nero nel gregge di Labano. Egli si formò così dei greggi a parte, che non unì ai greggi di Labano. |
872 | GEN 30:41 | Or avveniva che, tutte le volte che le pecore vigorose del gregge entravano in caldo, Giacobbe metteva le verghe ne’ rigagnoli, in vista delle pecore, perché le pecore entrassero in caldo vicino alle verghe; |
873 | GEN 30:42 | ma quando le pecore erano deboli, non ve le metteva; così gli agnelli deboli erano di Labano, e i vigorosi di Giacobbe. |