Wildebeest analysis examples for:   ita-ita1927   Word’Word    February 11, 2023 at 18:48    Script wb_pprint_html.py   by Ulf Hermjakob

7  GEN 1:7  E Dio fece la distesa e separò le acque ch’erano sotto la distesa, dalle acque ch’erano sopra la distesa. E così fu.
10  GEN 1:10  E Dio chiamò l’asciutto “terra”, e chiamò la raccolta delle acque “mari”. E Dio vide che questo era buono.
11  GEN 1:11  Poi Dio disse: “Produca la terra della verdura, dell’erbe che faccian seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra”. E così fu.
12  GEN 1:12  E la terra produsse della verdura, dell’erbe che facevan seme secondo la loro specie, e degli alberi che portavano del frutto avente in sé la propria semenza, secondo la loro specie. E Dio vide che questo era buono.
20  GEN 1:20  Poi Dio disse: “Producano le acque in abbondanza animali viventi, e volino degli uccelli sopra la terra per l’ampia distesa del cielo”.
26  GEN 1:26  Poi Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sul bestiame e su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”.
27  GEN 1:27  E Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.
32  GEN 2:1  Così furono compiti i cieli e la terra e tutto l’esercito loro.
33  GEN 2:2  Il settimo giorno, Iddio compì l’opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l’opera che aveva fatta.
34  GEN 2:3  E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso si riposò da tutta l’opera che aveva creata e fatta.
35  GEN 2:4  Queste sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati, nel giorno che l’Eterno Iddio fece la terra e i cieli.
36  GEN 2:5  Non c’era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna, e nessuna erba della campagna era ancora spuntata, perché l’Eterno Iddio non avea fatto piovere sulla terra, e non c’era alcun uomo per coltivare il suolo;
38  GEN 2:7  E l’Eterno Iddio formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale, e l’uomo divenne un’anima vivente.
39  GEN 2:8  E l’Eterno Iddio piantò un giardino in Eden, in oriente, e quivi pose l’uomo che aveva formato.
40  GEN 2:9  E l’Eterno Iddio fece spuntare dal suolo ogni sorta d’alberi piacevoli a vedersi e il cui frutto era buono da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino, e l’albero della conoscenza del bene e del male.
41  GEN 2:10  E un fiume usciva d’Eden per adacquare il giardino, e di la si spartiva in quattro bracci.
42  GEN 2:11  Il nome del primo è Pishon, ed è quello che circonda tutto il paese di Havila, dov’è l’oro;
43  GEN 2:12  e l’oro di quel paese è buono; quivi si trovan pure il bdellio e l’onice.
46  GEN 2:15  L’Eterno Iddio prese dunque l’uomo e lo pose nel giardino d’Eden perché lo lavorasse e lo custodisse.
47  GEN 2:16  E l’Eterno Iddio diede all’uomo questo comandamento: “Mangia pure liberamente del frutto d’ogni albero del giardino;
48  GEN 2:17  ma del frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perché, nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai”.
49  GEN 2:18  Poi l’Eterno Iddio disse: “Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che gli sia convenevole”.
50  GEN 2:19  E l’Eterno Iddio avendo formato dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli dei cieli, li menò all’uomo per vedere come li chiamerebbe, e perché ogni essere vivente portasse il nome che l’uomo gli darebbe.
51  GEN 2:20  E l’uomo dette de’ nomi a tutto il bestiame, agli uccelli dei cieli e ad ogni animale dei campi; ma per l’uomo non si trovò aiuto che gli fosse convenevole.
52  GEN 2:21  Allora l’Eterno Iddio fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che s’addormentò; e prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d’essa.
53  GEN 2:22  E l’Eterno Iddio, con la costola che avea tolta all’uomo, formò una donna e la menò all’uomo.
54  GEN 2:23  E l’uomo disse: “Questa, finalmente, è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo”.
55  GEN 2:24  Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua moglie, e saranno una stessa carne.
56  GEN 2:25  E l’uomo e la sua moglie erano ambedue ignudi e non ne aveano vergogna.
57  GEN 3:1  Or il serpente era il più astuto di tutti gli animali dei campi che l’Eterno Iddio aveva fatti; ed esso disse alla donna: “Come! Iddio v’ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?”
59  GEN 3:3  ma del frutto dell’albero ch’è in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire”.
62  GEN 3:6  E la donna vide che il frutto dell’albero era buono a mangiarsi, ch’era bello a vedere, e che l’albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne mangiò, e ne dette anche al suo marito ch’era con lei, ed egli ne mangiò.
63  GEN 3:7  Allora si apersero gli occhi ad ambedue, e s’accorsero ch’erano ignudi; e cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture.
64  GEN 3:8  E udirono la voce dell’Eterno Iddio il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l’uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell’Eterno Iddio, fra gli alberi del giardino.
65  GEN 3:9  E l’Eterno Iddio chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?” E quegli rispose:
66  GEN 3:10  “Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura, perch’ero ignudo, e mi sono nascosto”.
67  GEN 3:11  E Dio disse: “Chi t’ha mostrato ch’eri ignudo? Hai tu mangiato del frutto dell’albero del quale io t’avevo comandato di non mangiare?”
68  GEN 3:12  L’uomo rispose: “La donna che tu m’hai messa accanto, è lei che m’ha dato del frutto dell’albero, e io n’ho mangiato”.
69  GEN 3:13  E l’Eterno Iddio disse alla donna: “Perché hai fatto questo?” E la donna rispose: “Il serpente mi ha sedotta, ed io ne ho mangiato”.
70  GEN 3:14  Allora l’Eterno Iddio disse al serpente: “Perché hai fatto questo, sii maledetto fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre, e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita.
73  GEN 3:17  E ad Adamo disse: “Perché hai dato ascolto alla voce della tua moglie e hai mangiato del frutto dell’albero circa il quale io t’avevo dato quest’ordine: Non ne mangiare, il suolo sarà maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita.
74  GEN 3:18  Esso ti produrrà spine e triboli, e tu mangerai l’erba dei campi.
76  GEN 3:20  E l’uomo pose nome Eva alla sua moglie, perch’è stata la madre di tutti i viventi.
77  GEN 3:21  E l’Eterno Iddio fece ad Adamo e alla sua moglie delle tuniche di pelle, e li vestì.
78  GEN 3:22  Poi l’Eterno Iddio disse: “Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto a conoscenza del bene e dei male. Guardiamo ch’egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, e ne mangi, e viva in perpetuo”.
79  GEN 3:23  Perciò l’Eterno Iddio mandò via l’uomo dal giardino d’Eden, perché lavorasse la terra donde era stato tratto.
80  GEN 3:24  Così egli scacciò l’uomo; e pose ad oriente del giardino d’Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell’albero della vita.
81  GEN 4:1  Or Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino, e disse: “Ho acquistato un uomo, con l’aiuto dell’Eterno”.
84  GEN 4:4  e Abele offerse anch’egli dei primogeniti del suo gregge e del loro grasso. E l’Eterno guardò con favore Abele e la sua offerta,
85  GEN 4:5  ma non guardò con favore Caino e l’offerta sua. E Caino ne fu molto irritato, e il suo viso ne fu abbattuto.
86  GEN 4:6  E l’Eterno disse a Caino: “Perché sei tu irritato? e perché hai il volto abbattuto?
89  GEN 4:9  E l’Eterno disse a Caino: “Dov’è Abele tuo fratello?” Ed egli rispose: “Non lo so; sono io forse il guardiano di mio fratello?”
90  GEN 4:10  E l’Eterno disse: “Che hai tu fatto? la voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra.
93  GEN 4:13  E Caino disse all’Eterno: “Il mio castigo è troppo grande perch’io lo possa sopportare.
95  GEN 4:15  E l’Eterno gli disse: “Perciò, chiunque ucciderà Caino, sarà punito sette volte più di lui”. E l’Eterno mise un segno su Caino, affinché nessuno, trovandolo, l’uccidesse.
96  GEN 4:16  E Caino si partì dal cospetto dell’Eterno e dimorò nel paese di Nod, ad oriente di Eden.
99  GEN 4:19  E Lamec prese due mogli: il nome dell’una era Ada, e il nome dell’altra, Zilla.
102  GEN 4:22  E Zilla partorì anch’essa Tubal-cain, l’artefice d’ogni sorta di strumenti di rame e di ferro, e la sorella di Tubal-cain fu Naama.
103  GEN 4:23  E Lamec disse alle sue mogli: “Ada e Zilla, ascoltate la mia voce; mogli di Lamec, porgete orecchio ai mio dire! Sì, io ho ucciso un uomo perché m’ha ferito, e un giovine perché m’ha contuso.
105  GEN 4:25  E Adamo conobbe ancora la sua moglie, ed essa partorì un figliuolo, a cui pose nome Seth, “perché” ella disse, “Iddio m’ha dato un altro figliuolo al posto d’Abele, che Caino ha ucciso”.
110  GEN 5:4  e il tempo che Adamo visse, dopo ch’ebbe generato Seth, fu ottocento anni, e generò figliuoli e figliuole;
113  GEN 5:7  E Seth, dopo ch’ebbe generato Enosh, visse ottocentosette anni, e generò figliuoli e figliuole;
116  GEN 5:10  Ed Enosh, dopo ch’ebbe generato Kenan, visse ottocentoquindici anni, e generò figliuoli e figliuole;
119  GEN 5:13  E Kenan, dopo ch’ebbe generato Mahalaleel, visse ottocentoquaranta anni, e generò figliuoli e figliuole;
122  GEN 5:16  E Mahalaleel, dopo ch’ebbe generato Jared, visse ottocentotrenta anni, e generò figliuoli e figliuole;
125  GEN 5:19  E Jared, dopo ch’ebbe generato Enoc, visse ottocento anni, e generò figliuoli e figliuole;
128  GEN 5:22  Ed Enoc, dopo ch’ebbe generato Methushelah, camminò con Dio trecento anni, e generò figliuoli e figliuole;
132  GEN 5:26  E Methushelah, dopo ch’ebbe generato Lamec, visse settecento ottantadue anni, e generò figliuoli e figliuole;
135  GEN 5:29  e gli pose nome Noè, dicendo: “Questo ci consolerà della nostra opera e della fatica delle nostre mani cagionata dal suolo che l’Eterno ha maledetto”.
136  GEN 5:30  E Lamec, dopo ch’ebbe generato Noè, visse cinquecento novantacinque anni, e generò figliuoli e figliuole;
138  GEN 5:32  E Noè, all’età di cinquecento anni, generò Sem, Cam e Jafet.
141  GEN 6:3  E l’Eterno disse: “Lo spirito mio non contenderà per sempre con l’uomo; poiché, nel suo traviamento, egli non è che carne; i suoni giorni saranno quindi centoventi anni”.
142  GEN 6:4  In quel tempo c’erano sulla terra i giganti, e ci furono anche di poi, quando i figliuoli di Dio si accostarono alle figliuole degli uomini, e queste fecero loro de’ figliuoli. Essi sono gli uomini potenti che, fin dai tempi antichi, sono stati famosi.
143  GEN 6:5  E l’Eterno vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra, e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo.
144  GEN 6:6  E l’Eterno si pentì d’aver fatto l’uomo sulla terra, e se ne addolorò in cuor suo.
145  GEN 6:7  E l’Eterno disse: “Io sterminerò di sulla faccia della terra l’uomo che ho creato: dall’uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perché mi pento d’averli fatti”.
151  GEN 6:13  E Dio disse a Noè: “Nei miei decreti, la fine d’ogni carne è giunta; poiché la terra, per opera degli uomini, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò, insieme con la terra.
152  GEN 6:14  Fatti un’arca di legno di gofer; falla a stanze, e spalmala di pece, di dentro e di fuori.
153  GEN 6:15  Ed ecco come la dovrai fare: la lunghezza dell’arca sarà di trecento cubiti; la larghezza, di cinquanta cubiti, e l’altezza, di trenta cubiti.
154  GEN 6:16  Farai all’arca una finestra, in alto, e le darai la dimensione d’un cubito; metterai la porta da un lato, e farai l’arca a tre piani: uno da basso, un secondo e un terzo piano.
155  GEN 6:17  Ed ecco, io sto per far venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere di sotto i cieli ogni carne in cui è alito di vita; tutto quello ch’è sopra la terra, morrà.
157  GEN 6:19  E di tutto ciò che vive, d’ogni carne, fanne entrare nell’arca due d’ogni specie, per conservarli in vita con te; e siano maschio e femmina.
158  GEN 6:20  Degli uccelli secondo le loro specie del bestiame secondo le sue specie, e di tutti i rettili della terra secondo le loro specie, due d’ogni specie verranno a te, perché tu li conservi in vita.
159  GEN 6:21  E tu prenditi d’ogni cibo che si mangia, e fattene provvista, perché serva di nutrimento a te e a loro”.
161  GEN 7:1  E l’Eterno disse a Noè: “Entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, poiché t’ho veduto giusto nel mio cospetto, in questa generazione.
162  GEN 7:2  D’ogni specie di animali puri prendine sette paia, maschio e femmina; e degli animali impuri un paio, maschio e femmina;
165  GEN 7:5  E Noè fece tutto quello che l’Eterno gli avea comandato.
167  GEN 7:7  E Noè, coi suoi figliuoli, con la sua moglie e con le mogli de’ suoi figliuoli, entrò nell’arca per scampare dalle acque del diluvio.
171  GEN 7:11  L’anno seicentesimo della vita di Noè, il secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno, tutte le fonti del grande abisso scoppiarono e le cateratte del cielo s’aprirono.
175  GEN 7:15  D’ogni carne in cui è alito di vita venne una coppia a Noè nell’arca:
176  GEN 7:16  venivano maschio e femmina d’ogni carne, come Dio avea comandato a Noè; poi l’Eterno lo chiuse dentro l’arca.
177  GEN 7:17  E il diluvio venne sopra la terra per quaranta giorni; e le acque crebbero e sollevarono l’arca, che fu levata in alto d’in su la terra.
178  GEN 7:18  E le acque ingrossarono e crebbero grandemente sopra la terra, e l’arca galleggiava sulla superficie delle acque.
181  GEN 7:21  E perì ogni carne che si moveva sulla terra: uccelli, bestiame, animali salvatici, rettili d’ogni sorta striscianti sulla terra, e tutti gli uomini.
182  GEN 7:22  Tutto quello ch’era sulla terra asciutta ed aveva alito di vita nelle sue narici, morì.
183  GEN 7:23  E tutti gli esseri che erano sulla faccia della terra furono sterminati: dall’uomo fino al bestiame, ai rettili e agli uccelli del cielo; furono sterminati di sulla terra; non scampò che Noè con quelli ch’eran con lui nell’arca.
185  GEN 8:1  Or Iddio si ricordò di Noè, di tutti gli animali e di tutto il bestiame ch’era con lui nell’arca; e Dio fece passare un vento sulla terra, e le acque si calmarono;
186  GEN 8:2  le fonti dell’abisso e le cateratte del cielo furono chiuse, e cessò la pioggia dal cielo;
188  GEN 8:4  E nel settimo mese, il decimosettimo giorno del mese, l’arca si fermò sulle montagne di Ararat.
193  GEN 8:9  Ma la colomba non trovò dove posar la pianta del suo piede, e tornò a lui nell’arca, perché c’eran delle acque sulla superficie di tutta la terra; ed egli stese la mano, la prese, e la portò con sé dentro l’arca.